Edera e rosa

Titolo:Edera e rosa
Premessa:fa caga****
Premessa due:nessuno mi tiri oggetti contundenti(in primis il boss miss sweety XD)ne ciabatte o cose simili,ma la ff è cam chase

Disclamer:anche se vorrei tanto possedere Chase,nessuno dei personaggi mi appartiene,sono tutti della FOX


Il primo chap è cortissimo,giusto per darvi una idea,ma se è penosa meglio lasciar stare da subito


I due volti dei sogni

“No Cameron,tu non mi piaci”…”Andiamo Chase,non fare il bravo ragazzo con me…”

Tante frasi,sussurrate,urlate,tanti pensieri volti che si fondono tra loro.Uno giovane,strafottente con lo sguardo sicuro ma ancora bambino,e una cascate di capelli biondi come il grano.

L’altro più uomo,ma con lo stesso sguardo strafottente,infisso in due occhi azzurri come il ghiaccio,e un sorrisetto scarcastico perennemente sulle labbra.



Di colpo Cam si svegliò.Aprì gli occhi ancora pieni dei sogni e degli incubi di quella notte e guardò l’ora.la scritta lampeggiante le annunciava che era ora di andare al lavoro.

Velocemente Alison si diresse verso il bagno uscendone poco dopo per andare in cucina.

Quando il caffè fu pronto,la ragazza lo versò nella sua tazza,e la portò alle labbra.

Era da un poì di tempo che faceva quei sogni.

A essere sinceri,era esattamente da quella sera.dalla sera in cui aveva inghiottito le pillole di un paziente tossico dipendente,e aveva chiamato Chase.E lì,sul divano che ora aveva davanti,si era consumato qualcosa che andava oltre la comprensione di entrambi.

Qualcosa che sembrava solo la conseguenza di una attrazione fisica troppo a lungo ignorata,ma che forse era di più.

Perché da quella notte Cameron faceva quei sogni,e Chase era sempre meno sicuro che quel desiderio fosse solo fisico.



La ragazza finì il caffè.Posò la tazza nel lavandino e uscì di casa.



Mentre guidava fino all’ospedale,non riusciva a smettere di pensare al giovane dottore biondo,al vecchio dottore scarcastico,e tutto il resto.

Non riusciva a capire nemmeno perché fosse così contenta…E ppure…era stranamente felice di andare al lavoro…



To be continued

no no, merghe non puoi chiedermi di leggere una ff Chase Cam, (lo farò lo stesso perchè l'hai scritta e non fa affatto c****e!!!!!)

ok,quindi il primo parere è abb positivo XDXD

cmq don't worry,mi protrae x tempo senza nessuna roba sdolcinata( è la prima che scrivo,e nn sn abituata a farle sulle coppie XD)

hem ^^" è scritta molto bene
complimenti
*tira la ciabatta*
schivaaaaaaaa

guarda la mia è oscena!!! ups mi sono anche dimanticata di postarla qui!! XDD comunque la devi continuare!!!

sn commossa XDXD

Passato e presente

Il ragazzo era nell’ascensore.Si passò una mano tra i capelli biondi e sopirò.Un’altra giornata con House…

Se prima lo riteneva un medico eccezionale,solo tremendamente chiuso e ironico,ora lo odiava letteralmente.

Il dottore non gli aveva perdonato la soffiata a Vogler,e ora,da 6 mesi a questa parte,faceva di tutto per rendergli la vita impossibile.In un certo senso ci riusciva anche.

Ma il ragazzo era contento lostesso,perché lui era riuscito sull’unica cosa a cui teneva veramente.

Cameron.



È vero,solo per una notte,una notte che forse non si sarebe ripetuta,ma per Robert era stata importantissima.

Come un piccolo segnale che forse la ragazza stava lentamente dimenticando il ‘vecchio mostro’ di cui si era innamorata praticamente subito.



3 piano.le porte dell’ascensore si aprirono,e Chase ne uscì,con lo sguardo di due infermiere piuttosto interessate sul suo didietro.



Entrando nella saletta,trovò Foreman già lì,con una tazza di caffè fumante nella mano scura,e una cartella clinica nell’altra.



“Caso nuovo?”domandò il biondo chiudendo la porta a vetri.

“vecchissimo…ma simile a quello che la Cuddy vuole proporre a House appena arriva”diede un’occhiata veloce all’orologio”sempre se arriva…”



Un’altra fitta alla gamba.Un’altra,maledetta fitta alla gamba.

In quei giorni stavano aumentando sempre di più,di intensità e di frequenza.

E casualmente,da quando Stacy se ne era andata,o meglio era stata praticamente scacciata,senza possibilità di replica,dalla vita e dal core di Greg,il Vicodin finiva sempre più velocemente,e le pastiglie venivano ingoiate come tante piccole caramelle bianche.
Ma non erano caramelle,come non era normale e serena la vita del medico.



Non lo faceva apposta.Era solo che proprio non riusciva ad essere felice.E l’unico spiraglio di una immaginaria e possibile felicità se ne era appena andato,senza nemmeno capire perché lui non la voleva…senza capire per quale motivo non potevano provare,anche solo per un’attimo,a vivere il passato.



Ma House non era per il passato.Fosse per lui,il passato non dovrebbe sistere.

Solo il presente,senza rimorsi o rimpianti.

Solo il prensente,senza amori ricambiati o odiati,desiderati o impossibili.

Solo il presente,senza la sua maledetta gamba.



Intanto le ruote cromate scorrevano sull’asfalto,veloci,ma mai quanto i pensieri di Greg…



To be continued…

uuuuuuuuuuuuuuuh!! velocissima a postare!!!!! complimenti ancora!


OT:ti assillo anche qui x il gdr!! xDDD dai dai dai e vieniiiiiiiiiiiiii

si velocissima xk la ho gia scritta,nn finita ma i primi capitoli ci sono(anche se quelli di EFP mi stanno odiando perchè aggiorno ogni 45 anni XDXD)

cmq d'accordo,però una particina piiiiiccola

tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

XDXD

Il tuo sorriso


“Allora paperotti miei…la mamma vi ha affidato qualche caso??”House entrò zoppicando come al solito.

“beh…veramente avrebbe dovuto affidarlo a te,circa…”Foreman guardò l’orologio dal cinturino di pelle allacciato al polso “Un’ora fa…”



“mmmmh Foreman la mamma ti ha insegnato fin troppe cose…ora mi fai anche la ramanzina come lei…”



Intanto,Cameron.arrivata giusto qualche minuto prima,non prestava attenzione al solito battibecco,e leggeva mordicchiando una matita la cartella clinica che Erik aveva portato.

Chase la guardava incantato.Aveva un modo di torturare quella matita con i denti che lo affascianava.Beh,lo affascianava tutto di lei,se ci pensava un’attimo.

I lunghi capelli ramati,che le ricadevano a boccoli sulle spalle,i grandi occhi verdi,le lunghe gambe affusolate.

La ragazza si girò improvvisamente,e Chase si girò dall’altra parte,stranamente molto interessato allo scerzio di Foreman e House.

Si diede dello stupido cinquanta volte,e si chiese se Cameron avesse notato lo sguardo incantato che le aveva rivolto.



Ma,girato dall’altra parte,non potè notare il sorrisetto compiaciuto di Alison.

Lo aveva notato…lo aveva decisamente notato…



…”Allora,analisi del sangue,cercate qualunque traccia di veleni,droghe e medicinali non prescritti…”

I tre medici esitarono per un’attimo.

“Certo…non prima di essere rimasti imbambolati per qualche minuto!!”

“Ma non cio hai nemmeno ciesto un parere…”Disse interdetta Cameron.

“Chi né il capo?E poi se non portessi fregarmene di voi che gusto ci sarebbe?”Rispose House,e se ne andò zoppicando con un sorriso sarcastico e divertito sul volto.





Tutta la giornata trascorse poi molto lentamente,tra analisi,risultati negativi e tazze di caffè.

Il paziente presentava tutti i sintomi di un’avvelenamento,ma non c’era traccia di nessuna sostanza nociva nel suo corpo.

Però l’uomo continuava a peggiorare,e nessuno di loro sapeva più cosa fare,se non aspettare speranzosi i risultati dell’ennesimo esame.

Verso sera il paziente sembrò stabilizzarsi,e tutti e quattro poterono andare a casa.



Foreman prese la giacca di pelle dalla sedia della break room,e guardò l’orologio.Le 7.00.la sua giornata era finalmente finita.

Poteva tornarsene a casa,e magari invitare a cena la sua ragazza.

Con tutti i piacevoli programmi per la serata,Erik si incamminò per il corridoio,entrò in ascensore e premette il bottone del piano terra.

Ma proprio in quel momento qualcuno si fiondò verso le porte automantiche che già si chiudevano,e vi entrò velocemente.

“Guarda che esistono bastava schiacciare il pulsante…”Gli disse ironico il dottore.

Chase non gli rispose nemmeno,sistemandosi il nodo della cravatta e i capelli.

“Appuntamento galante?”Gli domandò nuovamente Foreman.

“si…con una bellissima caterba di cartelle di House da finire.fa di tutto per rendermi la vita impossibile”

“Non ne ha tutti i torti…Buona serata Chase!”Gli rispose Erik,uscendo dalle porte dell’ascensore.



To be continued

biilaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

bellissima Marghe!!!!!!!!!! compliments!!!! a quando il continuo?!?! (sono insaziabile)

eccolo XDXDXD

Occhi verdi

Non sapeva perché lo stava facendo.Perchè stava andando a casa sua.

Ultimamente non sapeva molte cose.



Troppe,per un tipo così pragmatico e organizzato.



Troppe per un dottore,che vuole sempre avere il controllo su tutto,sempre essere sopra agli eventi.

Ma adesso,gli eventi lo avevano trascinato via.



Il fiume degli eventi lo aveva portato sott’acqua.E lui lottava,lottava disperatamente per tornare su,tornare a guardare il mondo che gira al sicuro dai sentimenti nella sua fortezza.

E invece era lì,sott’acqua,che non riusciva a dimenticare e continuare la sua vita.



E tutto…tutto a causa di quegli occhi verdi.



Quei maledetti occhi verdi che lo tormentavano,nei suoi sogni,al lavoro.Sempre.





Erano le 11 di sera.la macchina del ragazzo sfrecciava per le strade della città.



Sopra di lui,un bellissimo cielo,stranamente terso di stelle,adagiare su un’atmosfera resa rossiccia dall’inquinamento della metropoli.

La luna splendeva del suo diafano splendore,oscurando ogni altra luce.





Alison si diresse in vestaglia verso la cucina.

Dal bancone in legno accese la televisione.

CSI:Miami.Sorrise

Questo programma le teneva compagnia quando si sentiva sola,o quando non riusciva a dormire…Per i troppi pensieri,per le troppe lacrime,per la solitudine…per uno dei mille motivi che nello stesso tempo la tenevano viva e la facevano sentire morta.



Si preparò una tisana mentre Horatio e la sua squadra incominciavano a analizzare una scena del crimine.





Mezz’ora dopo,mentre la tazza della tisana era ormai fredda tra le sue mani e la ragazza era concentrata sul telefilm,suonò l campanello.

Alison si alzò,gettando un’occhiata distratta all’orologio a pendolo sopra la televisione.



Mezzza notte.



Chi può essere a quell’ora?



Attraversò svelta la stanza e aprì la porta.

“Chase!”



To be continued…

Horathioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!